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Chi non è del Chianti: in scena i racconti di un territorio

Il Chianti è sempre stato un territorio di transito. Storicamente area di contesa delle mire espansionistiche di Senesi e Fiorentini, con la fine della mezzadria si è trasformato in un luogo dal quale fuggire, mentre nella contemporaneità è diventato contesto vacanziero e di ritorno alla ruralità per chi, giunto da altrove, sceglie di passare o di fermarsi per le ragioni più diverse.

La conferenza-spettacolo ideata da Matteo Marsan e Pietro Meloni, che andrà in scena sul palcoscenico del Teatro comunale “Vittorio Alfieri” di Castelnuovo Berardenga lunedì 23 marzo alle ore 21.15, rifletterà sul ruolo che questo luogo dell’immaginario assume nell’esperienza del viaggio turistico e migratorio, coinvolgendo attori professionisti e giovani abitanti.

Lo spettacolo

Il titolo della rappresentazione, “Chi non è del Chianti”, allude al modo di dire “Chi non è del Chianti… schianti”. Attraverso le voci narranti di Matteo Marsan, Davide Lettieri ed Eleonora Bracciali, accompagnate dal commento di Pietro Meloni e dalle musiche dal vivo di Marzio Matteoli, si metteranno in scena una selezione di contenuti riguardanti tre periodi particolarmente significativi: il Chianti mezzadrile, che ha configurato il paesaggio rurale tradizionale; il Chiantishire, legato alla nascita del turismo di massa; il Chianti odierno, dove convivono persone provenienti da diverse parti del mondo. Tre fasi storiche che corrispondono a diversi modi di vivere questo territorio e restituiscono una “chiantigianità” varia e stratificata. Sul palcoscenico si alterneranno, attraverso l’interpretazione degli attori e dei musicisti, mezzadri locali e provenienti dal Valdarno, migranti sardi e marchigiani, nobili e mercanti, artisti e aristocratici stranieri, chiantigiani da generazioni e migranti di prima e seconda generazione.

Lo spettacolo, a ingresso libero, è promosso da Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la direzione artistica de “Lo Stanzone delle Apparizioni” e la collaborazione della Cooperativa sociale Pleiades.