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“Non aprite quella porta”: il podcast dei musei senesi e uRadio
INFORMAZIONI UTILI
Quando
dal 16 marzo al 19 giugno 2021
Non aprite quella porta. O invece sì? È da questa suggestione, dalle porte dei musei che continuano a essere chiuse per l’emergenza sanitaria e, al contempo, dalla volontà di non interrompere il dialogo con il pubblico, che nasce questo nuovo progetto audio: i musei raccontati dalla voce di chi li vive, o almeno vorrebbe farlo.
Prende il via il 16 marzo questa nuova collaborazione tra la redazione della radio universitaria Uradio e i Museum Angels, i giovani del Servizio Civile Regionale impegnati in alcuni dei musei senesi che afferiscono a Fondazione Musei Senesi: una rubrica che si propone di raccontare i musei dal punto di vista dell’esperienza dei volontari e che si pone l’obiettivo di parlare in primis agli studenti universitari per avvicinarli al patrimonio culturale del territorio, spesso poco conosciuto o sottovalutato.
Per quattordici settimane, dal 16 marzo al 19 giugno, dunque, si alterneranno sui canali social dei musei senesi e della radio alcuni contributi video e audio dedicati all’esperienza dei volontari, particolarmente significativa in un anno così particolare e complesso. Se, infatti, da un lato il Covid ha imposto molte restrizioni, dall’altro ha offerto ai giovani del servizio civile la possibilità di partecipare ad attività di centrale importanza per la vita dei musei e di conoscerli in modo molto più approfondito di quanto sarebbe stato possibile in un momento di ordinaria programmazione.
Adesso questa loro esperienza viene offerta e proposta al pubblico dei loro coetanei: giovani universitari, ma non solo, a cui si chiede di scardinare lo stereotipo del museo tradizionale, statico e un po’ “polveroso”, per andare invece a scoprire le straordinarie collezioni e le storie che si nascondono dietro a quelle porte.
Ecco dunque che il titolo del progetto – “Non aprite quella porta” – è, sì, una chiara citazione al cinema horror, ma è anche e soprattutto l’invito a mettere in atto una spinta positiva e propositiva, fornendo nuove chiavi di lettura delle collezioni con un linguaggio più immediato e contemporaneo. L’occasione, insomma, per stimolare i giovani a riscoprire “le bellezze dietro casa”, soprattutto in vista della prossima stagione turistica destinata a privilegiare i flussi locali e gli spostamenti a corto raggio e come atto di supporto e sostegno ai musei, costretti ad aprire e chiudere a intermittenza secondo le norme di sicurezza anti-Covid.
I musei che avranno “voce”
Anche il Museo del Paesaggio avrà “voce” in questa particolare iniziativa. Insieme a noi altri 13 musei di FMS, tutti quelli in cui sono attivi i Museum Angels: Museo civico Pinacoteca Crociani Montepulciano, Museo di Strumentaria Medica, Stanze della Memoria e Accademia dei Fisiocritici a Siena, Archeodromo di Poggibonsi, i musei di Buonconvento, Museo archeologico del Chianti senese di Castellina in Chianti, Museo dell’Antica Grancia e dell’olio di Rapolano, Museo civico per la Preistoria di Cetona, Museo civico di Chiusi, Museo e parco minerario di Abbadia San Salvatore, Museo etnografico del bosco di Orgia.
Per ascoltare i contributi, basterà seguire su Instagram le pagine di FMS e uRadio che, ogni settimana, pubblicheranno contenuti e anticipazioni su questo progetto.
Fondazione musei senesi: @museisenesi
Uradio: @uradio_siena
Link del canale podcast: https://open.spotify.com/show/4Bfb92DDd1j7xbzEzIbQe7
I partner di questa collaborazione
FONDAZIONE MUSEI SENESI è la rete museale delle terre di Siena nata nel 2003 per coordinare, promuovere e valorizzare gli oltre quaranta musei diffusi nel territorio senese, secondo la logica del “museo diffuso” e di un patrimonio culturale che si fonde con le tradizioni, il paesaggio e le comunità.
URADIO è la radio degli studenti di Siena, fondata 11 anni fa, rappresenta uno dei più importanti riferimenti della vita culturale senese. Da sempre impegnata in attività divulgative e di promozione del territorio è riuscita a tenere vivo il dibattito a Siena anche durante il lockdown grazie a continue attività e conferenze tenutesi online.
L’iniziativa è stata finanziata grazie al contributo di Regione Toscana “Toscanaincontemporanea2021”.
La cultura non deve fermarsi.