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Riconoscere l’ambiente: arriva il festival della sostenibilità

Il Museo del Paesaggio sarà protagonista di “Riconoscere l’ambiente“, il festival della sostenibilità che, per il secondo anno consecutivo, Fondazione Musei Senesi contribuisce a organizzare insieme a Sienambiente e che avrà luogo dal 6 all’8 ottobre. Il Museo del Paesaggio, d’altronde, è uno dei musei senesi più attento alla questione ambientale e allo studio del territorio antropizzato: in questa occasione ospiterà un laboratorio all’interno di una giornata molto speciale.

Ormai,  anche i  musei devono assumersi certe responsabilità nei confronti di temi attuali come la sostenibilità ambientale. Dopotutto, la Convenzione di Faro insegna che i musei sono centri di interpretazione del paesaggio in tutte le sue forme. Elemento imprescindibile, insomma, in una dimensione organica di educazione civica.

La partecipazione dei Musei Senesi a “Riconoscere l’ambiente” va proprio in questa direzione. Alla ricerca, insomma, di una partecipazione culturale e civica che mira al benessere della persona.

Riconoscere l’ambiente al Museo del Paesaggio

È  in programma, dunque, venerdì 7 alle ore 17 al Museo del Paesaggio una giornata dedicata al riciclo, con una visita guidata al museo e, per i più piccini, un laboratorio di riuso creativo.
Imparare a riutilizzare è fondamentale, infatti, in un’ottica di risparmio e buone pratiche. Per questo, in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi, i bambini saranno intrattenuti con un’attività divertente e creativa che fa capire quanto siano importanti i rifiuti.

Il Museo del Paesaggio, inoltre, è attrezzato con dispositivi mobili per approfondire il rapporto tra paesaggio, arte, architettura e letteratura. Il Museo, inoltre, presenta anche una postazione olfattiva, una sezione didattica e uno spazio in cui è possibile degustare vini locali nell’ottica di conoscenza e promozione del territorio.

La visita è completata, infine, dall’area di consultazione dedicata all’Archivio della Memoria. Questa, infatti, che raccoglie testimonianze e documenti sulla storia e lo sviluppo del paesaggio chiantigiano e dà un ampio spazio al primo piano per le esposizioni temporanee.