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“Il lavoro dei luoghi”, in mostra gli scatti di Vigni
INFORMAZIONI UTILI
Quando: fino al 7 gennaio 2024
Orari: dal martedì al giovedì ore 10-13; venerdì e sabato, ore 10-13 e 16-19; domenica ore 10-13. Chiuso il lunedì.
Biglietto: ingresso gratuito
Informazioni: 0577-351337 oppure museo@comune.castelnuovo.si.it
“Il lavoro dei luoghi” è una mostra che racconta un universo di lavori e luoghi dal fascino antico. L’opera di Carlo Vigni indaga, da anni, il paesaggio come ambiente di vita lavorativa in cui le architetture industriali si incontrano con la natura, in contrasto o in armonia.
Un lavoro, come sottolinea il titolo della mostra, che impegna anche i luoghi, li invecchia, li trasforma alterando il paesaggio stesso. Spesso le immagini – realizzate in gran parte in banco ottico e in bianco e nero – vedono protagonisti relitti di fabbriche dove appena si percepisce la presenza umana e in cui l’architettura del lavoro assume prospettive inedite e affascinanti.
La mostra site specific, commissionata dal Comune di Castelnuovo Berardenga con Fondazione Musei Senesi, è dedicata a un’insistenza industriale che ha fortemente connotato il territorio e la vita della comunità. Le immagini, infatti, provengono dalle due sedi della “Laterizi Arbia” poste tra i territori di Asciano e Castelnuovo Berardenga, dismesse ormai da anni dopo aver prodotto per decenni materiali da costruzione ricavati dall’argilla circostante ed esportati in tutta Italia. Il percorso espositivo allestito al Museo del Paesaggio castelnovino è arricchito, inoltre, da un video curato da Luca Gentili e realizzato con il drone che rappresenta il punto di partenza di una riflessione sull’archeologia industriale, sul concetto di paesaggio, spesso degradato e compromesso, e sul rapporto tra squilibri ambientali e necessità produttive.
L’esposizione, inoltre, rappresenta il secondo episodio di un percorso avviato lo scorso aprile alla Galleria Lombardi Arte di Siena e dedicato principalmente a un reportage sul distretto minerario sardo con alcune “incursioni” senesi.