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IL TERRITORIO

CHIESA DEI SS. GIUSTO E CLEMENTE
Castelnuovo Berardenga

La chiesa che si erige nella piazza del paese è quella dei Santi Giusto e Clemente, che fu progettata e costruita dall’architetto senese Agostino Fantastici, tra il 1843 e il 1846, per volontà del conte Alessandro Lucarini Saracini. L’architettura esterna è caratterizzata da un portico neoclassico sorretto da quattro colonne in travertino con capitelli ionici sormontati da un frontone triangolare. L’interno, invece, a croce greca con abside, presenta decorazioni essenziali ed è illuminato da finestroni semicircolari.

Sull’altare del braccio destro, all’interno della cappella Chigi Saracini dedicata alla Madonna del Rosario, si trova un pannello raffigurante la Madonna col Bambino e angeli musici, firmata da Giovanni di Paolo nel 1426. Il rosario fu aggiunto con un restauro successivo. Si tratta di una delle opere più significative del grande maestro quattrocentesco. Sull’altare di fronte è presente un Compianto su Cristo morto, copia seicentesca di un dipinto di Alessandro Casolani (1552-1607).

Sul confessionale di destra si trova una Sacra Famiglia, ispirata al Correggio e forse opera di Francesco Nasini, mentre su quello di sinistra una Crocifissione, copia seicentesca di un dipinto di Ventura Salimbeni (1567-1613). A sinistra dell’altare maggiore vediamo una tela cinquecentesca con la Sacra Famiglia e Santa Caterina da Siena, ispirata allo stile del Beccafumi e attribuita ad Arcangelo Salimbeni. Presso l’altare destro è presente un pulpito neoclassico in legno intagliato, realizzato presumibilmente su disegno del Fantastici. Si conservano anche una Madonna col Bambino di Andrea di Niccolò e un organo realizzato nel 1846 dai fratelli Nicomede e Giovanni Agati di Pistoia.

Nel 1884 la chiesa fu insignita del titolo di propositura, come attesta una lapide all’interno dell’edificio.

Chiesa della Compagnia

 

In piazza Marconi, la principale del borgo, si trova la Chiesa della Compagnia di Maria Santissima del Patrocino che prende il nome dell’antica Compagnia laicale, già esistente nel 1575. Nel Settecento, quandol’oratorio divenne fatiscente, il conte Galgano Saracini cedette alla Compagnia la cappella gentilizia posta nel suo palazzo. Nel 1849 la Compagnia decise la costruzione di una nuova chiesa, terminata nel 1860, dove fu portata l’immagine della Madonna; furono poi realizzati la cantoria (1865) e il coro ligneo (1874).

La chiesa, con fronte a capanna neoclassico, rivestimento a lastre di travertino nella parte inferiore e a intonaco in quella superiore, presenta all’interno una pianta a croce latina; la copertura è a volte sostenute da semipilastri addossati alle pareti e delimitate da archi a tutto sesto. Da segnalare l’orchestra con parapetto decorato da stucchi, sostenuta da due colonne in marmo, la balaustra di travertino e l’altare maggiore, con l’immagine della Madonna col Bambino inserita in una cornice ottocentesca.

Nel 1894 fu deciso di ampliare la chiesa con l’oratorio di San Sebastiano, sede della Compagnia, il cui progetto fu affidato all’architetto Guido Socini, che realizzò anche il campanile; tra il 1923 e il 1929 furono inoltre costruite due cappelle laterali all’interno dell’oratorio.

Nel 2000 è stato sostituito il portale d’ingresso con uno nuovo, opera dello scultore Roberto Ioppolo e composto da ventisei formelle in bronzo. Nel 2004, in prossimità dell’ingresso, è stata collocata la statua dello scultore senese Alberto Inglesi a ricordo del cinquantesimo anniversario della proclamazione della chiesa a Santuario Mariano. Dal 2010, all’interno della chiesa figura il dipinto l’Ultima Cena, opera della pittrice Francesca Capitini, in ricordo del centocinquantesimo anno della benedizione della Chiesa.