IL TERRITORIO
GIARDINO DELLA RIMEMBRANZA
Castelnuovo Berardenga

Tra la chiesa della Compagnia di Maria Santissima e l’inizio del rione del Pratone, in una zona utilizzata fin dall’inizio del Novecento per portare le pecore al pascolo, c’è un giardino pubblico dedicato ai caduti castelnovini della Prima Guerra mondiale.
Il giardino fu realizzato piantando un leccio per ognuno dei soldati caduti (i cui nomi erano in origine scritti su cartellini posti su ogni pianta).
Del 1924 è il monumento ai caduti, opera in travertino dello scultore Ettore Brogi, che presenta due scalini su cui si innalza un basamento ai cui angoli ci sono quattro aquile ad altorilievo ad ali aperte, ancorate al monumento con possenti artigli e lo sguardo rivolto verso il fronte; al centro si trovano lapidi con iscrizioni a caratteri bronzei. Sono inoltre presenti due sculture: quella in alto rappresenta due figure maschili nude che lottano, mentre quella a terra, tenuta ferma con la gamba destra dell’altra, ha il braccio sinistro rotto e nel destro tiene l’elsa di un labaro mancante della lama; la figura in piedi tiene con la mano sinistra la veste e con la destra un labaro.
Circonda il monumento una ringhiera di protezione sul perimetro quadrangolare e una serie di pilastrini in pietra decorati da corone ad altorilievo al cui interno sono scolpiti a bassorilievo un leone rampante (sul davanti), un elmetto tra due spade (a destra), l’arme civile del comune di Castelnuovo (retro) e una scritta (a sinistra).